sabato 4 giugno 2011

Calcio scommesse: anche la serie A nel mirino degli inquirenti

di Eduardo Parente

Gli ultimi sviluppi dello tsunami estivo che ha travolto la seconda serie del campionato italiano di calcio sembra avere nelle ultime ore dei risvolti inquietanti. L'onda d'urto dello scandalo sul calcio scommesse sta per investire anche la serie A che da pochissimo si è congedata dalle fatiche invernali sui campi di tutta Italia.
La vicenda sta assumendo via via i risvolti di un processo di una vera e propria mafia del calcio-scommesse con tanto di pentiti che accusano i vertici di una organizzazione che non sarebbe la sola ad operare in questo senso e nemmeno la più influente; ce ne sarebbero altre molto più ramificate e vicine al mondo del calcio. 

Signori e Paoloni non collaborano, ma il loro silenzio non basta a dissuadere altri coinvolti nello scandalo. Marco Pirani il dentista assiduo scommettitore, pur non essendo un criminale abituale, ha avuto un ruolo di primissimo ordine in tutte le partite sabotate, e 2 giorni di carcere sono stati per lui un tempo infinito - secondo quanto dichiara Giuliano Foschini su Repubblica - tant'è vero che quando si presenta, con il suo legale Alessandro Scaloni, davanti al Gip Guido Salvini comincia da subito a parlare ininterrottamente. Lo stesso fa Massimo Erodiani, altro scommettitore incallito gestore di molte ricevitorie in Abruzzo.

 Le dichiarazioni dei 2 "pentiti" mettono ancora di più a rischio le posizioni di Giuseppe Signori e Antonio Bellavista -  rispettivamente ai domiciliari ed in carcere - che sarebbero stati proprio loro ai vertici dell'organizzazione. 
Le dichiarazioni dei due scommettitori rivelano di almeno tre partite "nuove" di serie A (tra cui quella di Catania-Chievo del 16 gennaio, indiscrezione non ancora confermata) non tutte giocate nell'ultima stagione, e di altre 5 squadre della serie A definite "sospette". I nomi sono una decina, molti di serie B ed alcuni di serie A -al momento sono protetti dal segreto investigativo -  ma sembra che la base logistica dell'organizzazione sia a Bologna, città epicentro del crocevia di giocate, pagamenti ed incontri preliminari.

Pirani ed Erodiani raccontano di uno scenario davvero squallido che vede protagonisti molti giocatori della seconda serie che non vedendosi versare regolarmente lo stipendio dai loro presidenti cominciano a vendicarsi vendendosi partite e goal. Così come gli stessi presidenti, soprattutto in trasferta lontani dagli occhi dei tifosi, fanno lo stesso.

La settimana prossima comincerà la seconda fase dell'indagine che si concentrerà proprio su questi nomi ed in particolare la serie A sarà oggetto delle attenzioni degli inquirenti.



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