venerdì 3 giugno 2011

Pisapia sindaco. Dopo lo champagne per la vittoria promesse impossibili da mantenere


di Eduardo Parente
Finita la festa per la vittoria sulla Moratti il nuovo sindaco di Milano dovrà fare i conti con la realtà di una delle metropoli più importanti d'Europa. Il futuro è poco roseo per Pisapia soprattutto quando lo sguardo, per doveri d'ufficio e non solo, comincia ad essere rivolto alla tenuta dei conti in relazione all'Expo, vendita della Serravalle, questione derivati, metropolitane e tante altre questioni aperte per le quali ci vorrebbe un forziere ricco di danaro frusciante che invece non esiste.
Da un comunicato di http://www.lettera43.it/ apprendiamo che la situazione e' a dir poco impossibile da risolvere. Il buco di bilancio di Palazzo Marino ammonterà nel 2012 a 500 milioni di euro, importo che attualmente equivale alla liquidità corrente. In funzione di questa atroce realtà economica cominciano già a sfiorire dei presupposti che avevano già stuzzicato positivamente gran parte dei cittadini meneghini; i biglietti Atm gratis per gli over 65 che costerebbero al Comune circa 11 milioni di euro, il rilancio dell'edilizia popolare, delle politiche per la famiglia e per i giovani rappresentano degli ottimi incentivi, ma solo che i soldi davvero non ci sono. Ovviamente tutto lo staff del neo sindaco sta faticosamente cercando delle soluzioni a riguardo, ed il fondo da 50 milioni per il venture capital municipale potrebbe rappresentare solo una piccola parte di risorse a fronte di un oceano di necessità immediate.
L'amministrazione Moratti aveva già fatto i conti con questa realtà di bilancio burrascosa tanto da pianificare nell'ultimo anno un aumento dell'imposizione fiscale, atteggiamento che l'ha portata a sbattere contro uno dei suoi slogan più vincenti: "non abbiamo messo le mani in tasca ai cittadini". 
Tutto è lecito in campagna elettorale - se cosi si può dire - ma poi i conti escono fuori, ed il quadro che appare sulla Relazione programmatica previsionale 2011-13 è inequivocabile: le tasse locali sono state congelate fino al 2011 per poi aumentarle progressivamente negli anni successivi ed incominciare a restituire qualche euro alle casse comunali ormai vuote. La stima del bilancio pluriennale auspica 383,3 milioni di euro contro un monte tasse equivalente 283,9 milioni. In buona sostanza per le tasse un aumento del 2% (8 milioni di euro) rispetto all'anno corrente e di 50 milioni per le imposte (+ 17,6). Nel 2013 ci saranno altri 3 milioni  di aumento. 
Quindi tra il 2008 ed il 2013 l'amministrazione Moratti è costata e costerà ai milanesi 75,4 milioni di aumenti alcuni già incassati altri da incassare, tutto scritto nero su bianco. 
Come farà Pisapia a tener fede alle promesse che gli hanno fatto vincere la sua campagna elettorale? Potrebbe essere costretto a ricorrere all'agenda dell'amministrazione Moratti. Si fa presto a fare comizi sensazionali per accattivarsi quella parte di elettorato deluso dall'amministrazione precedente, anche perchè in politica quello che si desidera per sè rappresenta sempre quello che si desidera soprattutto per gli altri e molte volte le due cose non possono coincidere.

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